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Museo di Fisica F. Cicognini  Acustica  Apparecchio per le vibrazioni longitudinali delle verghe
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Acustica

Apparecchio per le vibrazioni longitudinali delle verghe

Costruttore: ignoto
Datazione: seconda metà dell' '800
Dimensioni : (48x12x130) cm

Lo strumento è formato da un robusto zoccolo di legno sul quale sono infisse verticalmente otto bacchette di legno di lunghezze differenti. Strofinandole con una pelle cosparsa di colofonia si producono delle vibrazioni longitudinali che generano dei suoni la cui serie di frequenze costituisce una scala naturale* DO, RE, MI, FA, SOL, LA, SI, DO**, in cui l'ultimo suono ha frequenza doppia del primo. I nodi delle vibrazioni sono alle estremità delle verghe fissate nello zoccolo; i ventri si trovano alle estremità libere superiori. Le lunghezze delle verghe stanno tra loro (in ordine di suoni con frequenza crescente) come i numeri 2:15 / 8:5 / 3:3 / 2:4 / 3:5 / 4:9 / 8:1, la frequenza più alta corrispondendo alla bacchetta più corta.
Con strumenti aventi un numero maggiore di bacchette è possibile riprodurre anche un brano musicale. Tali strumenti prendono il nome di arpe di Pan.

E. Grimshell [I933] vol. II, p. 264.

* . Le due scale naturali, maggiore e minore, sono caratterizzate dai seguenti rapporti tra le (frequenze di) due note successive: 1, 9/8, 5/4, 4/3, 3/2, 5/3 15/8, 2 e 1, 9/8, 6/5, 4/3, 3/2, 8/5, 9/5, 2.
**. I nomi ut (poi diventato do), re, mi, fa, sol, la, sono stati dati, come è noto, da Guido d'Arezzo (XI secolo) e sono le prime sillabe di sei versi di un inno a San Giovanni:

Ut queant laxis
Resonare fibris
Mira gestorum
Famuli tuorum
Solve polluti
Labii reatum.

 




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