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Museo di Fisica F. Cicognini  Il catalogo  Introduzione
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Le Antiche Collezioni del Liceo Classico di Prato

Introduzione al catalogo

Introduzione

Il presente catalogo illustra la collezione di apparecchi didattici del Gabinetto di Fisica del Liceo Cicogniní di Prato, conservati nelle sale dell'Istituto adibite a Museo. Si tratta di circa 200 strumenti, per la maggior parte della fine dell' ‘800 e degli inizi del ‘900, distribuiti tra i vari settori della fisica classica: meccanica dei solidi e dei fluidi, acustica, termologia, ottica ed elettromagnetismo, il settore più ricco essendo quello dell'elettromagnetismo e meteorologia.

Per valutare l'importanza della collezione si deve tener presente che molti strumenti sono stati costruiti da una delle più famose ditte di apparecchi per la didattica della fisica, la tedesca Max Kohl. Ma ci sono anche esemplari della tedesca Hartmann & Braun, dell'inglese Cambridge Scientific Instruments Company, delle francesi Bourdon e Secretan, dell'italiana Tecnomasio. Ovviamente le Officine Galileo sono presenti con il maggior numero in assoluto di apparecchi. Della collezione fanno parte anche alcuni strumenti di costruttori toscani della seconda metà defl"8oo, come Corrado Wolf, Mariano Pierucci, Galgano Gori e Giustino Paggi, oltre a numerosi strumenti dei più noti costruttori e rivenditori fiorentini di apparecchi scientifici di fine '8oo: la ditta del prof. Alberto Dall'Eco, la ditta dell'ing. Giorgio Santarefli, la Società Tecnica di Ingegneria ed Industria dell'ing. Guido Vimercati.

Lo stato di conservazione degli strumenti della collezione è discreto, principalmente per l'opera di restauro voluta negli anni dalla Presidenza dell'Istituto.

Il catalogo è suddiviso in sei parti intitolate: Meccanica dei solidi e dei fluidi, Acustica, Termologia, Ottica, Elettromagnetismo, Meteorologia.

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Regole alla compilazione del catalogo

Per compilare il catalogo ci siamo attenuti ad alcune regole che vengono riportate di seguito:

a) la denominazione dello strumento di solito riportata è quella con la quale esso viene indicato nei trattati di fisica dei primi del 'goo. In alcuni casi lo strumento è indicato con il nome dell'inventore, in altri con quello di un personaggio (il costruttore, il fisico che ne divulgò l'uso) che non coincide con l'inventore .

b) la datazione degli strumenti didattici è sempre difficile, anche perché essi, una volta progettati, sono stati venduti per molti anni con dettagli costruttivi inalterati. Nel nostro caso, inoltre, gli inventari dell'Istituto non riportano quasi mai le date di acquisto. Le datazioni riportate, spesso assai generiche, sono dovute a volte ad informazioni ottenute dai cataloghi, dal periodo di attività dei costruttori, dall'uso di particolari materiali. Nei casi incerti abbiamo preferito non mettere alcuna data.

c) quando ci è stato possibile abbiamo fornito alcune notizie sugli inventori degli strumenti, sui costruttori ed in generale sugli studiosi che hanno legato il loro nome a tali strumenti

d) gli strumenti sono stati descritti brevemente indicandone le caratteristiche principali. Alcune illustrazioni forniscono in qualche caso altre informazioni. Benché le descrizioni siano sommarie, è stata tenuta sempre presente la finalità didattica del catalogo che vuole rivolgersi in modo particolare agli studenti della scuola. Il catalogo è corredato inoltre di alcune note esplicative addizionali.

e) Sotto la descrizione di ogni strumento vi sono i richiami bibliografici che indicano sia l'articolo originale dell'autore dell'apparecchio, quando è stato possibile rintracciarlo, sia uno o più trattati di fisica generale che contengono, in maggior dettaglio, la descrizione dell'apparecchio stesso. L'elenco di tutti i testi utili alla consultazione è riportato nell'indice bibliografico.

f) Le dimensioni sono state riportate in centimetri; f è il diametro, l la lunghezza, h l'altezza.

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Gli autori

Prof.ri Emilio Borchi e Renzo Macii: Le Antiche Collezioni del Liceo Classico di Prato

Il catalogo è preceduto da una breve presentazione della fisica classica alla fine dell'Ottocento e del suo insegnamento nelle scuole italiane prima della nascita della fisica quantistica e della teoria della relatività. Infine è tratteggiata la figura del costruttore di strumenti scientifici dell'Ottocento con particolare riguardo ai costruttori che hanno operato in Toscana.


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