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Museo di Fisica F. Cicognini  Elettromagnetismo  Galvanoscopio orizzontale
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Elettromagnetismo

Galvanoscopio orizzontale

Costruttore: Corrado Wolf, via dei Serragli 51, Firenze
Datazione: 1850 circa
Dimensioni : (17x17x6) cm

Il galvanoscopio è uno strumento che consente di rivelare, con l'aiuto di un ago magnetico, la presenza di una corrente elettrica. Quando permette anche la misura della corrente, esso prende il nome di galvanometro. Nella sua forma più semplice, come nel presente caso, il galvanoscopio consiste di un ago magnetico, bilanciato all'interno di una scatola circolare di legno, e di un conduttore rettilineo di rame, posto superiormente al magnete. Lo strumento viene fatto ruotare finché il conduttore di rame non si trova lungo la direzione del meridiano magnetico. Il passaggio di corrente nel conduttore provoca la rotazione dell'ago magnetico. In alcuni tipi di galvanoscopi l'effetto della corrente viene esaltato o "moltiplicato" avvolgendo numerose spire di conduttore attorno all'ago magnetico. Il primo strumento ad ago mobile per rivelare il passaggio di una corrente in un conduttore fu costruito nel 1820 da John S.C. Schweigger [1779-1857], professore ad Halle. L'apparecchio di Schweigger fu chiamato moltiplicatore da Seebeck [1770-1831]. Nel 1839 Claude Servais Mathias Pouillet [1790-1868], professore a Parigi, inventò i galvanometri detti bussola delle tangenti e bussola dei seni. I termini "galvanoscopio" e "galvanometro" sono dovuti al Poggendorff [1796-1877], o forse ad Ampère.

J.S.C. Schweigger, J. Chem. und Phys. 31, 1, 1821; 31, 35, 1821.
A.M. Ampere, Ann. Chim. et Phys. (2) 15, 59, 1820.
J.C. Poggendorf, Isis 8, 687, 1821.
E. Grimsehl [ 1933] vol. III, p. 141.



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