Macchina di rotazione con accessori
Datazione : 1880 circa
Dimensioni : (30x60) cm.
Accessorio 1 - Due anelli elastici circolari metallici sono fissati all'asse di rotazione per la loro parte più bassa, mentre nella parte superiore sono forati in modo che, pur essendo guidati dall'asse, possono schiacciarsi o distendersi.
Essi hanno lo stesso raggio e giacciono in piani verticali perpendicolari
tra di loro. Finche l'apparecchio è in quiete essi conservano la
forma circolare, ma assumono la forza ellittica appena si mettono in rotazione.
Questo apparecchio è detto comunemente dello schiacciamento terrestre.
Accessorio 2 - Sulla guida orizzontale di un telaio metallico possono scorrere
due sfere uguali di avorio legate da una cordicella. Se le sfere sono poste
alla stessa distanza, ma da lati opposti, dall'asse di rotazione, esse,
quando il telaio ruota, sono sottoposte alla stessa forza centrifuga. Variando
di poco la loro distanza dall'asse, la sfera più lontana trascinerà
quella che si trova a distanza minore dall'asse.
Accessorio 3 - un telaio da applicare all'apparecchio sostiene due provette
di vetro, contenute, assieme all'asse di rotazione, in un piano verticale,
disposte simmetricamente rispetto all'asse e formanti con esso un angolo
minore di 90°. In una provetta si introducono acqua e mercurio in volumi
uguali; nell'altra acqua ed un pezzetto di sughero. Durante la rotazione
il mercurio ed il sughero si scambiano di posto con l'acqua nelle due provette,
dimostrando che la forza centrifuga è tanto maggiore quanto è
maggiore la massa.
Accessorio 4 - Il regolatore di Watt è costituito da un telaio metallico
con parallelogramma articolato molto solido, in cui due lati sostengono
due sfere di ottone di ugual massa e gli altri due trascinano un cursore
cilindrico. Le sfere per effetto della forza centrifuga si allontanano dall'asse
ed il cursore sale verso l'alto. Un dispositivo simile fu applicato nel
1772 dall'inventore scozzese James Watt [1736-1819] alle macchine termiche
per comandare la valvola di accesso del vapore nei cilindri.
Accessorio 5 - Il tubo di Tyndall non serve ad illustrare le esperienze
sulla forza centrifuga ma è un apparecchio dimostrativo della trasformazione
del lavoro in calore. Nel tubo di ottone, da applicare all'apparecchio di
rotazione, viene introdotta una piccola quantità di etere. Si chiude
quindi con un tappo morbido. Stringendo leggermente il tubo con la morsetta
di legno, in pochi giri si raggiunge il punto di ebollizione del liquido,
a causa del calore che si sviluppa per l'attrito durante la rotazione, e
la tensione di vapore è sufficiente a far saltare il tappo.
A. Battelli, P. Cardani [1916] vol. I, pp. 123-127.