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Museo di Fisica F. Cicognini  Metereologia  Igrometro a condensazione di Chistoni
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Metereologia

Igrometro a condensazione di Chistoni

Costruttore: Officine Galileo, Firenze
Datazione: 1920 circa
Dimensioni : (10x38 ) cm.

Questo igrometro sfrutta la condensazione del vapore acqueo, contenuto nell'aria, a contatto con una superficie speculare che viene gradatamente raffreddata. La condensazione avviene quando la temperatura raggiunge il valore T a cui il vapore acqueo presente diventa saturo. L'apparecchio di Chistoni comprende una cassetta metallica, una parete speculare della quale è circondata da un bordo metallico, pure speculare. Essa contiene etere solforico nel quale, attraverso un tubo che pesca nell'etere, si fa gorgogliare dell'aria, iniettandola con una pera di gomma. Un altro tubo, che non è bagnato da liquido, serve per l'uscita dell'aria. Si accelera così l'evaporazione dell'etere e si produce nel contempo un rapido abbassamento della sua temperatura e di quella del recipiente. L'aria esterna a contatto con la scatola si raffredda finché, raggiunto il "punto di rugiada", il vapore acqueo diventa saturo e condensandosi appanna la superficie speculare. Si legge a quel momento la temperatura T della parete mediante un termometro che pesca nell'etere e, conoscendo la temperatura TA dell'ambiente, delle tabelle delle tensioni del vapore d'acqua saturo si ricava l'umidità relativa dell'aria. Il primo igrometro che utilizza il metodo del punto di rugiada è stato costruito nel 1820 da John Frederick Daniell [1790-1845], fisico inglese, professore di chimica a Londra, inventore della pila Daniell.

Chistoni C., Modificazioni dell'igrometro ad appannamento, in Annali dell'Ufficio centrale di Meteorologia italiana, Serie II, vol. IV, parte1, 1882. Chistoni, Ciro [1852-1927], meteorologo e fisico italiano, fu professore di fisica a Modena e di fisica tecnica a Napoli. Svolse importanti ricerche sul magnetismo terrestre.

 

 




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