Macchina fotografica a soffietto su treppiede
Nell'elegante macchina fotografica a soffietto, l'ingombrante cassetta di
legno della camera oscura è sostituita da un soffietto di tela gommata
di color bruno che, nella parte anteriore, porta l'obiettivo ed è
unito, per la parte posteriore, ad un telaio rettangolare di legno pregiato,
a cui può adattarsi il vetro smerigliato o lo chassis. Il telaio
è fissato perpendicolarmente alla base della macchina e scorre su
apposite guide di ottone, permettendo un'esatta messa a fuoco. L'obiettivo
è inserito con una ghiera di ottone al centro di un'assicella che
può scorrere trasversalmente nella parte anteriore della macchina.
L'obiettivo, con tubo di ottone che reca la scritta "Clarus",
è del tipo aplanetico, costituito cioè da due menischi convergenti
acromatici riuniti simmetricamente ai lati del diaframma.
Con questa disposizione si ottengono immagini corrette anche per quanto riguarda
l'astigmatismo. Il diaframma è ad iride, composto di tanti settori che
formano un'apertura circolare. L'obiettivo è coperto da un tappo di cuoio
il quale oltre che da protezione serve anche da otturatore. L'apparecchio è
dotato di un treppiede di legno da avvitarsi sotto di esso.
A. Battelli, P. Cardani [1916] vol. II, pp. 952-954.